L’innovazione diventa primaria per il settore primario con Silvergeko!
Ciao Emanuele e grazie per questa intervista.
Ti chiedo per prima cosa di presentarti.
Sono un appassionato di informatica, elettronica e modellismo, smanettone, radioamatore, mi piace tutto quello che può dare stimoli creativi per ampliare le proprie conoscenze, con occhio di riguardo alla condivisione e al miglioramento del mondo in cui viviamo. Credo nei progetti open source. Nel tempo libero, purtroppo poco, medito e cerco nuove applicazioni per i prodotti di Silvergeko che possano rendere l’agricoltura più sostenibile.
Come è nata la tua startup SIlvergeko? Quali necessità e problemi risolve in ambito agricolo?
Silvergeko nasce in un garage, come molte startup della Silicon Valley, dall’idea mia e di un amico, Alessandro Spaudo, ora socio, di voler portare innovazione in agricoltura, con prodotti intuitivi e semplici da utilizzare anche per chi ha poca dimestichezza con le nuove tecnologie. I prodotti che sviluppiamo e lanciamo sul mercato devono essere funzionali, con un target price sotto la media, ad alto livello tecnologico e aiutare gli imprenditori agricoli a lavorare meglio, risparmiando tempo ed essendo più efficienti nelle attività in campo. Silvergeko si occupa di monitoraggio ambientale, tra i principali prodotti: capannine agro-meteorologiche con modelli previsionali e DSS (Decision support system), sensoristica per progetti Iot, foto-trappole per il riconoscimento degli insetti grazie all’elaborazione con reti neurali e machine learning, sistemi di controllo e gestione per le serre, verifica della portata dei flussi d’acqua. Punto di forza lo sviluppo e la creazione di prodotti dall’idea/necessità del cliente.
Che cosa ti ha spinto a diventare imprenditore?
La voglia di mettermi in gioco, di creare qualcosa di mio e di farlo crescere per permettere ai nostri figli di vivere in un mondo migliore, in un mondo in cui ci sia meno spreco di risorse e un’agricoltura più pulita.
Parlando di passaggi chiavi e decisivi nella storia della tua startup: quali sono i momenti in cui hai pensato che questa era davvero la tua strada e che Silvergeko doveva realizzarsi?
Prima di tutto il momento in cui ho trovato il coraggio di diventare imprenditore e poi soprattutto la realizzazione della prima capannina meteorologica: dai vari prototipi al prodotto finale, l’esperienza che abbiamo acquisito nella scelta e adattamento dei protocolli di trasmissione, la creazione di sensori e software di gestione, i molti ostacoli e sbagli che però ci hanno portato ad affinare sempre di più il prodotto e i processi sia produttivi che di controllo.
Successivamente l’incontro e l’ingresso nella piattaforma di innovazione Sellalab e a seguire la scelta di entrare nell’incubatore dpixel.
Illustraci un’opportunità e una difficoltà nel fare startup nel settore da te scelto.
L’agrifood da molte opportunità, il settore primario ha saputo crescere e si sta proiettando verso il futuro, nell’agricoltura di precisone 4.0, grazie alle nuove tecnologie, al ricambio generazionale e alle nuove forme di promozione, anche digitali. La più grande difficoltà: trovare fondi e investitori.
Raccontami cosa prevede la vostra roadmap
I nostri prossimi passi saranno: reperire fondi per inserire personale in azienda, acquistare nuova strumentazione e trovare distributori per l’estero.
Dimmi i 3 buoni motivi per i quali hai deciso di entrare nel nostro incubatore certificato?
La possibilità di creare rete e di avere un supporto nelle varie fasi di crescita è importante. Potersi affidare a dei professionisti ancora di più. Presentarsi agli stakeholders come membro di un incubatore è un vantaggio di immagine.
Quali sono le attività che quotidianamente svolgi nell’incubatore?
Si lavora, si pensa, si pianifica e si sogna!
Una persona ti dice che vuole fare l’imprenditore: cosa gli risponderesti?
Credere nel progetto/idea, fare una buona analisi di mercato e relativo business plan.