Passione, perseveranza e numeri: scopri con noi la startup Koodit raccontata dal suo CEO Pietro Perona.
Ciao Pietro e grazie per la tua disponibilità! Presentati e raccontaci chi sei.
Amo definirmi “apprendista a tempo indeterminato” proprio perché da sempre sono affascinato da mondi diametralmente opposti e ogni giorno è una grande occasione per imparare qualcosa di nuovo. Il mio percorso di studi è partito dall’istituto alberghiero dove prevedevo una carriera da Chef (la passione per la cucina negli anni non mi è mai passata, ma preferisco sedermi al tavolo), solo all’ultimo anno mi sono reso conto che la mie passioni per musica, elettronica e informatica prevalevano. Così trasferito da Biella a Milano, mi sono laureato in “Audio Engineering e Production”, un corso di nicchia che mi ha dato la possibilità di trasformare le mie passioni in una professione.
Da futuro chef a imprenditore: una scelta importante mossa dalla passione e da una buona dose di coraggio.
Si, credo fermamente che la passione sia il motore trainante dell’imprenditore, senza quella non vi sarebbe una vera ragione per la quale affrontare grandi sfide ogni giorno.
Parliamo del frutto di questa passione: Koodit! Di cosa vi occupate?
Siamo una web business company che sviluppa ecosistemi digitali.
Progettiamo piattaforme web ed e-commerce, siti web e strategie omni-channel.
Costruiamo soluzioni su misura per la vendita di prodotti e servizi online, mettendo la tecnologia al servizio del business.
Dal 2014 ci occupiamo di sviluppare soluzioni particolarmente tailor-made, questo è il valore aggiunto principale che consegniamo ai clienti che ci scelgono per professionalità e know-how.
Quali sono stati i passaggi chiave che hanno caratterizzato la storia della vostra startup fino ad ora? C’è qualche episodio in particolare che vuoi raccontarci?
Koodit è nata nel 2014 da un gruppo di amici, under 23, neolaureati e anche un po’ spericolati. A fine 2016 le nostre strade si sono divise. Moralmente l’evento è stato davvero pesante, nonostante tutto io grazie all’aiuto di Alessandro De Pieri, amico e poi socio, abbiamo deciso di proseguire il percorso cercando di canalizzare la nostra esperienza, sviluppando un progetto d’impresa maturo e che fosse nel tempo capace di accrescere il valore aggiunto consegnato.
L’obiettivo è stato quello di dare maggiore importanza a formazione e crescita professionale del team e puntare sullo sviluppo di competenze verticali capaci di imprimere carattere alla nostra azienda e ora posso dire che ci siamo riusciti.
Questa esperienza è stata senz’altro fondamentale per crescere e portare a casa maggiore consapevolezza e maturità imprenditoriale (non lo augurerei al mio peggior nemico, ma ne faccio tesoro)!
Qual è la principale opportunità e quale la difficoltà più grande che hai trovato nel fare impresa nel tuo settore?
L’opportunità è quella di contribuire all’innovazione di più settori con grande prospettiva d’impiego delle tecnologie che possediamo nel nostro know-how per i prossimi anni mentre, pensando a una difficoltà, posso riconoscere quella riuscire a mantenere competitivo il livello tecnologico della proposta sul mercato che evolve con velocità estrema e richiede grande trasversalità tra tecnologia e business.
Quali sono le attività che stai mettendo in campo in questo 2021 per permettere alla tua azienda di crescere e di continuare ad essere competitiva sul mercato?
Sul 2021 abbiamo pianificato e stiamo portando avanti un massiccio investimento di risorse per la formazione qualificata e parallelamente prosegue un piano di assunzioni di figure professionali che possano portare know-how costante e performare maggiormente la struttura del nostro team.
Poi hai scelto di entrare anche nel nostro incubatore: come è avvenuta questa scelta?
Koodit da inizio 2017 ha sede all’interno di Sellalab Biella e questa scelta è stata strategica per riuscire ad accrescere il nostro network partendo localmente per poi estenderlo negli ultimi anni su tutto il territorio nazionale.
L’incubatore per me uno snodo fondamentale nella vita della startup poiché gode di un osservatorio privilegiato sull’imprenditoria e sulle imprese e noi cerchiamo di sfruttare al massimo il valore delle persone per consolidare i nostri rapporti a livello di mentorship e commerciali.
Come coltivate il rapporto con l’incubatore?
All’interno della nostra quotidianità aziendale siamo coinvolti in diverse realtà dell’incubatore: come fornitori e come clienti per creare ecosistema.
Un consiglio per chi vuole iniziare oggi a realizzare la sua startup: qual è quell’aspetto che mai un imprenditore deve trascurare?
Spesso è noioso parlare di numeri, soprattutto quando siamo trascinati da profondo entusiasmo e voglia di partire. Senza ogni dubbio il consiglio è quello di prestare grande attenzione ai numeri.
I numeri però sono parte integrante del “fare impresa” e richiedono grande attenzione perché nel percorso diventano guida imprescindibile e possono suggerirci per tempo azioni e strategie da intraprendere.